venerdì 30 novembre 2007

diaframmare con noi #1

Il tempio di Apollo Aleo
Dopo la pubblicazione del Post sui Mercati Saraceni, amici di Cirò Marina hanno voluto inviarci queste foto per far vedere che non tutti i siti storico-archeologici della loro città godono della medesima considerazione.
Questo è il santuario di Apollo Aleo, edificio di culto in stile dorico dell’antichità magno-greca, ascrivibile al V sec. a.c. (pare sia stato distrutto durante la seconda guerra punica e ricostruito di nuovo).
Non tutti i cirotani lo conoscono, anzi i più lo ignorano.
E la vista di totale abbandono che traspare da queste foto non fa altro che portarci a riproporre le solite considerazioni fatte nei post precedenti.
Maria Angela Pugliano

dietro l'angolo #2

C’era una volta….che tristezza iniziare un racconto con le stesse parole che milioni di persone legano alle belle fiabe raccontate dalla mamme o nonne per allietare le notti dei propri figli o nipoti. In quanti alla domanda “ a cosa si può paragonare la libertà?” si è risposto “al mare”. Bene….anzi male!Dovremmo cambiare le nostre immaginazioni perché ci stanno togliendo tutto, anche il mare. E sì, perché da qualche tempo a questa parte sono nati “i padroni del mare e delle spiagge”. Che sofferenza per me percorrere chilometri a nord di Crotone e vedere mare azzurro e spiagge bianche incontaminate senza poterci entrare perché il demanio è diventato dominio da parte di qualcuno di questi signori. Non esistono varchi liberi per godersi quelle bellezze naturali che ci sono state date gratuitamente. Cammini e incontri cancelli, catene, sbarre e cartelli con su scritto “proprietà privata” che impediscono l’ingresso. Vedi piccoli paradisi per pochi intimi, a meno che in alcuni casi tu non sia disposto a pagare. Che fine hanno fatto le spiagge dove da piccoli ci portavano i nostri genitori senza pagare nulla e dove si entrava liberamente? Il mare quando è stato messo in vendita? Perché nessuno vede o dice nulla? Mi faccio le domande…. E’legittimo tutto questo? Si possono occupare le spiagge? Si possono chiudere gli accessi per raggiungerle? Nella mia ignoranza mi sa di no! Se tutto questo è lecito ditemelo, me ne farò una ragione, altrimenti unite la vostra voce alla mia. Noi italiani siamo considerati un popolo di poeti, santi e navigatori, non diventiamo anche dei sognatori e sognare una realtà.
C’era una volta….. ma spero ci sia ancora.

Giampiero Amato

mercoledì 21 novembre 2007

dimensione natura #2

Chissà quante volte abbiamo osservato qualche tela, qualche foto, qualche manifesto pubblicitario raffigurante paesaggi di montagna e abbiamo pensato: ”Oh che bello!”. Ma vi assicuro che la bellezza e la meraviglia che possono scaturire in noi dalla loro visione sono riduttive se le si rapportano alla contemplazione di un’altra indiscussa magnificenza naturalistica della nostra terra…..la Sila, un mondo quasi a parte, per molti versi inesplorato e misterioso.
La natura qui sembra quasi divertirsi ad usare gli acquarelli di un pittore, dando vita ad un quadro dai colori cangianti nel lento susseguirsi delle stagioni: dal verde, con tutte le sue sfumature cromatiche, al giallo, dal rosso all’arancione, fino al bianco della neve invernale che ne ricopre il manto. Il tutto racchiuso in un fascio di luci e di ombre da lasciare senza fiato.
A noi “comuni mortali” è concesso di viverla e scoprirla con escursioni, trekking, sci, parapendio, vela, torrentismo e altro ancora. Solo una cosa non bisogna mai dimenticare: il pieno rispetto da tributarle. Per questo motivo quando si vanno a fare “le scampagnate” sarebbe necessario un po’più di buon senso, onde evitare che diventi una pattumiera.

Maria Angela Pugliano

martedì 13 novembre 2007

ieri oggi domani #2

Approfitto di questo spazio che mi è stato concesso per fare solo alcune considerazioni.
Non sono necessarie fiction, che mai riescono a cogliere appieno la vera anima dell’artista, né cose plateali per ricordarsi di lui.
Lui è stato, è e sarà sempre nei nostri cuori, nella nostra mente e “nella nostra terra”: un crotonese, un calabrese.


C.

sabato 10 novembre 2007

interferenze #3


BISCOTTI E SOSPETTI CHE TORTO MI FAN
Regalai “Biscotti e sospetti” ad un’amica, lo scorso Natale. Mentre cercavo tra gli scaffali della libreria, pensavo: “Vorrei qualcosa di leggero, ma carino. Un libro per trascorrere piacevolmente un paio d’ore”. La scelta si rivelò azzeccata. La mia amica ne rimase entusiasta ed io mi feci prestare il libro.
Violetta (commessa in una libreria) e Caterina (sarta per tradizione di famiglia, ma di bambole gonfiabili, investigatrice per amore) sono due sorelle che vanno a vivere in un appartamento ricavato da una villa abitata da inquilini insoliti: Rebecca è una madre separata (il marito, naturalmente, l’ha tradita con una ragazza più giovane) che vive con tre bambine e che per arrotondare manda avanti uno studio di cartomante con un mago gay; Mattia è un arredatore di interni molto richiesto per il suo bell’aspetto e per i suoi gusti kitsch; Emanuele torna dall’India con una moglie molto riflessiva. Le loro storie si intrecciano; i loro segreti vengono svelati e i personaggi (beati loro!) trovano un senso alla propria vita. E sono proprio questi la forza del romanzo. La storia, gli avvenimenti, in qualche misura anche prevedibili, fanno da contorno. Sono le stranezze dei protagonisti ad irretire il lettore. Un romanzo corale, nuovo; impetuoso, senza pause; con corse e rincorse, inversione di ruoli; personaggi e coppie inverosimili, eppure in realtà possibili. Un inno alle donne, nella loro nuova indipendenza e atavica fragilità. Una miscela che le rende sempre desiderabili e spesso non convenzionali.
Prova superata a pieni voti, per questo romanzo intelligente che ci lascia col sorriso sulle labbra.
Pioppa

lunedì 5 novembre 2007

racconti di strada #4

CIRO' MARINA.
Da quando è nato “diaframmi crotone”, ogni domenica, io e il mio inseparabile compagno di avventura, il mio adorabile papà, ce ne andiamo alla scoperta dei posti più belli della nostra Provincia.
Oggi il nostro viaggio ci ha portati in una cittadina della costiera ionica crotonese che vanta una storia antichissima, Cirò Marina, dove abbiamo raggiunto il promontorio di Madonna di Mare. E’qui che sorgono i Mercati Saraceni.
La magia e l’impatto visivo è a dir poco magnifico e la bellezza in tutta la sua totalità non ha lasciato posto a null’altro. Ovvie magari note di rammarico per l’enorme scritta sulla fiancata dell’edificio dinnanzi la Chiesa o piccole crepe nella strada di accesso o ancora una poca oculata pulizia nei dintorni, ma ripeto, lo sguardo viene letteralmente catturato da altro… dai Mercati… dal mare.
Una leggera brezza e qualche gabbiano scandiscono il tempo in un questo luogo testimonianza di un lungo periodo storico condizionato dal terrore delle scorrerie saracene prima e turche dopo.
Il mercato… il silenzio surreale quasi contrasta con l’immaginazione che prende piede e mi proietta nel passato, quasi a voler rivivere quanto si sarebbe potuto vedere lì, il vociferare, la gente….
Alle loro spalle la vecchia torre d’avvistamento e poi il mare…meraviglioso spettacolo…ma.. cosa è quello….?!...Ecco peccato…. Unica pecca a questo quadro è ciò che lo sguardo coglie e che si staglia in lontananza … lo stabilimento di sale che viene distribuito alle navi.
Così d’istinto vado dalla parte opposta e salgo “sul palco” e dò le spalle al tutto e solo allora mi accorgo del costante via vai di macchine nello spiazzale antistante.
Incuriosita chiedo il perché ad un nostro amico cirotano che, sorridendo e per nulla sorpreso, mi dice che è una cosa normale…. Che nel solito giro domenicale che si fa in auto quella è “una meta obbligatoria”, una cosa spontanea senza nessun perché…
Il mio sguardo riprende a vagare…sfioro le pietre con le mani ed è ben visibile come siano stati sapientemente ristrutturati e come siano ben tenuti…. Questo non è un posto abbandonato a sé stesso, anzi soprattutto durante l’estate qui si organizzano rappresentazioni di vario genere, sagre e altro ancora. Ed il tutto per la gente, non solo del posto, diventa motivo di riunione.
E questo esempio di luogo “vissuto” non può fare altro che piacere ed è un bel vedere per chi viene da fuori.
Maria Angela Pugliano