martedì 18 dicembre 2007

Eppur si muove #1

Scarsa consapevolezza del valore sociale e totale assenza di fruizione o valorizzazione sono alcuni dei punti che facilmente si scorgono tra le righe dei precedenti post, riguardo al patrimnio storico-archeologico-artistico e naturalistico della nostra Provincia.
Queste, alcune delle peggiori pecche da addurre alla nostra realtá e per cui rammaricarsi dato che nulla o quasi niente é stato mai fatto per rendere vivibile in piena coscienza e conoscienza questo tesoro che possediamo per noi persone in loco, a cui associare, allo stesso tempo, l’incapacitá di „saperlo vendere”a chi é fuori.
Anche di questo abbiamo discusso io e Giampiero con il sottosegretario ai Beni Culturali Danielle Mazzonis, entusiasta della nostra Regione, incontrata la scorsa settimana a Kr in merito alla presentazione di Maratonarte, manifestazione ideata dallo stesso Ministero per i Beni e le attivitá culturali, con l’obiettivo prioritario di riaffermare con forza il principio che il patrimonio culturale é un bene publico e dunque di tutti.



Il progetto prevede il restauro di 7 siti, in sette Regioni diverse, luoghi storici e paesaggistici incredibili, ma dimenticati che meritano di essere rivitalizzati e restituiti a chi é giusto che li viva fino in fondo: tutti noi. E con una maratona televisiva di raccolta fondi si é cercato di coinvolgere da un lato la gente attraverso donazioni simboliche mirate piú che altro a far conoscere quei posti e dall’altro a diffondere una cultura nuova soprattutto tra i giovani, portando nelle scuole secondarie di secondo grado filmati per spronarli in spunti e suggerimenti.
In questo grande circuito fatto di scelte che arrivano dall’alto peró entra in gioco altro. Si sará capaci, a partire dalle istituzioni locali, di attivare quanto necessario per far partire la grande macchina di progettazione che fará ricadere su ció che noi proponiamo l’attenzione e la convinzione di chi scegli queste siti?
Ecco perché per quanto questa grande iniziativa possa essere utile e importante non é necessario starcene con le mani in mano ad aspettare che i miracoli arrivini sempre dall’alto, creiamoceli con le nostre mani, cerchiamo di essere artefici del cambiamento della nostra realtá, basta molto poco e lo dimostrano i nostri amici di Castrovillari con la loro iniziativa "arteinsalvo".



(Vai al progetto "arteinsalvo"---)


Per cui ora a noi la parola. Scegliamo nel nostro piccolo il primo luogo da far rinascere e agiamo.

Maria Angela Pugliano

3 commenti:

Pino Amoruso ha detto...

Ciao Maria Angela...Complimenti per l'iniziativa. E' sempre un piacere sapere e constatare che nella mia Regione esistano associazioni come la vostra. Vorrei pubblicizzarvi sul mio blog magari con un bel post che riassumi un pò la vostra realtà. Chi meglio di voi può descrivere la vostra associazione. Se ti piace l'idea è attivo un mio indirizzo e mail che puoi raggiungere dal mio blog. A presto!!! :-))

Francesco Candeliere ha detto...

Concordo pienamente con questo post.Brava Maria Angela e complimenti per il tuo ruolo sempre attivo.La tua tenacia è apprezzabile e lodevole.
A presto.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti gli amici di Diaframmi.
Mi chiamo Antonio, vivo a Bologna, ma sono di Crotone. Seguo questa vostra avventura che cresce di giorno in giorno fin da quando mi è stato segnalato il blog da un articolo comparso sul crotonese.
Noto che come tutte le cose pian piano sta prendendo forma e da semplici constatazioni di fatto e meraviglie decantate si agisce anche concretamente che reputo essere la cosa più importante. In quanti siete che agite sul posto? Di solito si tratta di pochi irriducibili coraggiosi, spero non sia così perchè è l'unione che fa la forza. Ad ogni modo nel mio piccolo dato che Maria Angela conclude l'articolo dicendo di avanzare proposte in merito a qualche struttura da recuperare la prima cosa che mi viene in mente in modo immediato è quello di dire "avete mai pensato di recuperare la chiesetta del vostro paese che presentate su questo blog"? Forse sì, non so, ma credo che riportarla in vita sia un buon inzio.
Buon lavoro, Antonio.