lunedì 11 febbraio 2008

tutti a tavola #1

TUTTI A TAVOLA

Le tipicità enogastronomiche sono, senza ombra di dubbio, la punta di diamante dell’economia crotonese.
Da anni ormai vi è un costante e attivo impegno da parte dell’amministrazione provinciale nella valorizzazione di questo giacimento di sapori, con un’azione atta ad individuare un Paniere di prodotti tipici, originali, puntando all’identità del gusto territoriale, all’unicità degli stessi prodotti locali, alla tracciabilità, visibilità e riconoscibilità delle nostre produzioni.
Anche l’ultimo progetto denominato “Food Experience” nasce con l’intento di far conoscere, “al di là dei nostri confini”, i prodotti crotonesi, dando vita quasi ad una sorta di vera e propria “fabbrica del gusto pitagorico” con in programma numerose idee che vanno dal packaging, al marketing, fino all’allestimento di una vetrina permanente nella Capitale (per chiunque fosse interessato si svolgerà a Roma dal 13 al 20 febbraio la “Prima settimana della cucina pitagorica crotonese”, ospitata dal ristorante “Alla taverna dei quaranta”).
E sulla scia di questa nuova iniziativa, nel nostro piccolo, anche noi vogliamo far conoscere a voi, amici della rete, le nostre specialità, partendo dal Pecorino.

Formaggio crudo a pasta dura, semicotta, vanta la denominazione di origine controllata. Deve la sua tipicità al latte proveniente da pecore di razza Gentile allevate nel pascolo estensivo e naturale del Marchesato di Crotone. L’apice e la sua diffusione si registrano fin dal periodo del Regno Borbonico, quando il formaggio fresco iniziò ad essere stagionato per poter giungere sul mercato di Napoli dove era molto apprezzato.
La stagionatura dura mediamente da tre mesi a un anno. È riconoscibile dalla crosta giallo paglierino e dai caratteristici segni del canestro. Con il tempo il colore diventa più scuro.
Pasta compatta, qualche volta con leggera occhiatura, bianca nel formaggio fresco, propone diverse alternative, da quello fresco-stagionato, a quello pepato o, ancora, a quello bianco con “nduja”.
Il sapore è armonico quanto delicato. Col tempo diviene sempre più sapido e piccante. Frequente l'uso come ingrediente di varie preparazioni culinarie. Del tutto normale l'impiego come formaggio da grattugiare.

Maria Angela Pugliano

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mmmmmmm, ragazzi non vale. Sono al lavoro, non ho pranzato, apro e mi trovo questo ben di Dio. Devo farmi spedire da mamma questa squisitezza che qui non trovo mai. Bella questa nuova rubrica, non dovete trascurare nulla della nostra terra. Buon lavoro, Erminia.

Pino Amoruso ha detto...

Buonissimo!!!Quando scendo in Calabria, verrò a trovarti così mi indichi dove comprarlo...
Un caro saluto ;-)))

Anonimo ha detto...

A parte la famiglia sono queste delizie a mancarmi maggiormente.

Francesco Candeliere ha detto...

Che bel post Maria Angela.....complimenti.Il pecorino crotonese rappresenta una vera e propria delizia della regione.A mio avviso non ha niente da invidiare ai migliori pecorini sardi.Il cirò è il vino che ci si abbina meglio....chiaramente.......
Non ho altro da aggiungere se non ringraziarti per aver "valorizzato", a modo tuo, questo eccellente prodotto.Un saluto.

Pino ha detto...

Solo per un saluto ;-)))