Anni fa lessi un articolo che riportava le parole di alcuni bambini ciechi a cui era stato chiesto cosa fosse per loro la musica. Ricordo che uno di loro disse che “la musica ti permette di vedere paesaggi indescrivibili”. Nulla di più vero.
E voi, vi siete mai chiesti: cosa è per me la musica? Per me è semplice: la musica è tutto. D’altra parte, la ritroviamo in tutto: al mattino ci alziamo e la voce della persona che ci sta accanto è musica; pensiamo ad un evento felice ed è musica; pensiamo ad un evento triste ed è musica; abbracciamo un neonato ed è musica; ascoltiamo la radio…beh, lì qualche dubbio c’è. Ecco un grave problema della musica, oggi: è stata sfrattata. La Radio è sempre stata la sua casa; ma adesso? Adesso, purtroppo, va di moda il gossip e ha successo chi la combina più grossa; e, ahimè, i dj e le redazioni tutte si sono adeguati. Ero solita trascorrere i miei giorni (e le mie notti) con il gentile sottofondo di una radio (che evito di citare) che rispecchiava quasi totalmente i miei gusti: per la maggior parte del tempo ottima musica (riuscivo persino a perdonare il passaggio di Biagio Antonacci!) e programmi divertenti, ma non idioti. Ebbene, ormai sono mesi che non ascolto più la radio. Perché?... È normale ascoltare tutte le notizie più insulse e meno “musicali” che ci siano in circolazione? Mi spiego: cosa mi può interessare dell’ultima bravata di Britney Spears (e le faccio un’immensa cortesia già solo a citarla in un articolo che parla di musica) o della Tatangelo che sul palco di Sanremo dichiara il suo amore a Gigi D’Alessio (così mi riferiscono…. da anni ho smesso di seguire quello show di bassa lega). La risposta è semplice: certo che non è normale. Non è normale perché quella non è musica. Quelle sono pagliacciate. La musica è altro: è gioia e dolore; emozione e forza; spirito libero e trascinante. La musica apre la mente, libera l’anima e incita il cuore. “Sentire” la musica permette di “vedere” le cose. Vi è mai capitato di trattenere il fiato ascoltando un brano? Sembra di fluttuare in un’altra dimensione; spazio e tempo svaniscono. Ora ditemi: quanti artisti, oggi, vi fanno sentire così? Pochi, suppongo. Di certo meno di prima: alcuni si sono persi lungo la strada; altri hanno cambiato direzione svoltando verso luci più abbaglianti. E allora? Cosa si fa? Si torna al passato e si ascolta la musica di 15 anni fa: una delle notti più belle della mia vita, l’ho vissuta due anni fa al concerto di un gruppo di cinquantenni!
In tutto questo, cosa fa l’Italia? Poco, ahimè, per il grande pubblico; ma c’è chi lavora in silenzio e raccoglie messi abbondanti. Non tutti ci avranno fatto caso, ma in due anni l’Italia ha ricevuto due grandi riconoscimenti (i più risonanti). Sto parlando, naturalmente, dell’Oscar® alla carriera ad Ennio Morricone nel 2007 (era ora!) e dell’Oscar® di qualche settimana fa a Dario Marianelli per la colonna sonora di “Espiazione” (il tema principale è da brividi!). Naturalmente, per i più questo genere di musica è pesante e noioso. Ma i più, si sa, preferiscono i gossip ad un brano di vera musica. Allora, è “ai più” che do un consiglio: lasciate i brani “da sculettamento” per le feste universitarie. E se proprio volete un po’ di musica, spegnete le luci, aprite la finestra e fate partire il brano…
Pioppa
E voi, vi siete mai chiesti: cosa è per me la musica? Per me è semplice: la musica è tutto. D’altra parte, la ritroviamo in tutto: al mattino ci alziamo e la voce della persona che ci sta accanto è musica; pensiamo ad un evento felice ed è musica; pensiamo ad un evento triste ed è musica; abbracciamo un neonato ed è musica; ascoltiamo la radio…beh, lì qualche dubbio c’è. Ecco un grave problema della musica, oggi: è stata sfrattata. La Radio è sempre stata la sua casa; ma adesso? Adesso, purtroppo, va di moda il gossip e ha successo chi la combina più grossa; e, ahimè, i dj e le redazioni tutte si sono adeguati. Ero solita trascorrere i miei giorni (e le mie notti) con il gentile sottofondo di una radio (che evito di citare) che rispecchiava quasi totalmente i miei gusti: per la maggior parte del tempo ottima musica (riuscivo persino a perdonare il passaggio di Biagio Antonacci!) e programmi divertenti, ma non idioti. Ebbene, ormai sono mesi che non ascolto più la radio. Perché?... È normale ascoltare tutte le notizie più insulse e meno “musicali” che ci siano in circolazione? Mi spiego: cosa mi può interessare dell’ultima bravata di Britney Spears (e le faccio un’immensa cortesia già solo a citarla in un articolo che parla di musica) o della Tatangelo che sul palco di Sanremo dichiara il suo amore a Gigi D’Alessio (così mi riferiscono…. da anni ho smesso di seguire quello show di bassa lega). La risposta è semplice: certo che non è normale. Non è normale perché quella non è musica. Quelle sono pagliacciate. La musica è altro: è gioia e dolore; emozione e forza; spirito libero e trascinante. La musica apre la mente, libera l’anima e incita il cuore. “Sentire” la musica permette di “vedere” le cose. Vi è mai capitato di trattenere il fiato ascoltando un brano? Sembra di fluttuare in un’altra dimensione; spazio e tempo svaniscono. Ora ditemi: quanti artisti, oggi, vi fanno sentire così? Pochi, suppongo. Di certo meno di prima: alcuni si sono persi lungo la strada; altri hanno cambiato direzione svoltando verso luci più abbaglianti. E allora? Cosa si fa? Si torna al passato e si ascolta la musica di 15 anni fa: una delle notti più belle della mia vita, l’ho vissuta due anni fa al concerto di un gruppo di cinquantenni!
In tutto questo, cosa fa l’Italia? Poco, ahimè, per il grande pubblico; ma c’è chi lavora in silenzio e raccoglie messi abbondanti. Non tutti ci avranno fatto caso, ma in due anni l’Italia ha ricevuto due grandi riconoscimenti (i più risonanti). Sto parlando, naturalmente, dell’Oscar® alla carriera ad Ennio Morricone nel 2007 (era ora!) e dell’Oscar® di qualche settimana fa a Dario Marianelli per la colonna sonora di “Espiazione” (il tema principale è da brividi!). Naturalmente, per i più questo genere di musica è pesante e noioso. Ma i più, si sa, preferiscono i gossip ad un brano di vera musica. Allora, è “ai più” che do un consiglio: lasciate i brani “da sculettamento” per le feste universitarie. E se proprio volete un po’ di musica, spegnete le luci, aprite la finestra e fate partire il brano…
6 commenti:
Ciao Maria Angela; la mancanza si sente... Hai parlato nel post del profano, facendo vedere alla fine il "sacro"...
Le Radio ormai non fanno ascoltare più questa musica; hai veramente ragione!!!
A presto ;-)
Bel post concordo su tutta la linea. Il suggerimento?da brivido :-)
Complimenti ancora, dato che pensavo di essere una delle ultime e poche mosche bianche che la pensavano in questo modo.
Antonio
Questa che è in assoluto la mia canzone preferita mi fa "vedere" le cose di cui tu parli, mi lascia senza fiato e mi proietta in un mondo magico e meraviglioso.
Questa non è musica è arte
Ciao Maria Angela,sorpresa per te sul mio blog...
A presto ;-)
Ma siete andati già in vacanza?
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