BISCOTTI E SOSPETTI CHE TORTO MI FAN
Regalai “Biscotti e sospetti” ad un’amica, lo scorso Natale. Mentre cercavo tra gli scaffali della libreria, pensavo: “Vorrei qualcosa di leggero, ma carino. Un libro per trascorrere piacevolmente un paio d’ore”. La scelta si rivelò azzeccata. La mia amica ne rimase entusiasta ed io mi feci prestare il libro.
Violetta (commessa in una libreria) e Caterina (sarta per tradizione di famiglia, ma di bambole gonfiabili, investigatrice per amore) sono due sorelle che vanno a vivere in un appartamento ricavato da una villa abitata da inquilini insoliti: Rebecca è una madre separata (il marito, naturalmente, l’ha tradita con una ragazza più giovane) che vive con tre bambine e che per arrotondare manda avanti uno studio di cartomante con un mago gay; Mattia è un arredatore di interni molto richiesto per il suo bell’aspetto e per i suoi gusti kitsch; Emanuele torna dall’India con una moglie molto riflessiva. Le loro storie si intrecciano; i loro segreti vengono svelati e i personaggi (beati loro!) trovano un senso alla propria vita. E sono proprio questi la forza del romanzo. La storia, gli avvenimenti, in qualche misura anche prevedibili, fanno da contorno. Sono le stranezze dei protagonisti ad irretire il lettore. Un romanzo corale, nuovo; impetuoso, senza pause; con corse e rincorse, inversione di ruoli; personaggi e coppie inverosimili, eppure in realtà possibili. Un inno alle donne, nella loro nuova indipendenza e atavica fragilità. Una miscela che le rende sempre desiderabili e spesso non convenzionali.
Prova superata a pieni voti, per questo romanzo intelligente che ci lascia col sorriso sulle labbra.
Pioppa
Regalai “Biscotti e sospetti” ad un’amica, lo scorso Natale. Mentre cercavo tra gli scaffali della libreria, pensavo: “Vorrei qualcosa di leggero, ma carino. Un libro per trascorrere piacevolmente un paio d’ore”. La scelta si rivelò azzeccata. La mia amica ne rimase entusiasta ed io mi feci prestare il libro.
Violetta (commessa in una libreria) e Caterina (sarta per tradizione di famiglia, ma di bambole gonfiabili, investigatrice per amore) sono due sorelle che vanno a vivere in un appartamento ricavato da una villa abitata da inquilini insoliti: Rebecca è una madre separata (il marito, naturalmente, l’ha tradita con una ragazza più giovane) che vive con tre bambine e che per arrotondare manda avanti uno studio di cartomante con un mago gay; Mattia è un arredatore di interni molto richiesto per il suo bell’aspetto e per i suoi gusti kitsch; Emanuele torna dall’India con una moglie molto riflessiva. Le loro storie si intrecciano; i loro segreti vengono svelati e i personaggi (beati loro!) trovano un senso alla propria vita. E sono proprio questi la forza del romanzo. La storia, gli avvenimenti, in qualche misura anche prevedibili, fanno da contorno. Sono le stranezze dei protagonisti ad irretire il lettore. Un romanzo corale, nuovo; impetuoso, senza pause; con corse e rincorse, inversione di ruoli; personaggi e coppie inverosimili, eppure in realtà possibili. Un inno alle donne, nella loro nuova indipendenza e atavica fragilità. Una miscela che le rende sempre desiderabili e spesso non convenzionali.
Prova superata a pieni voti, per questo romanzo intelligente che ci lascia col sorriso sulle labbra.
Pioppa
3 commenti:
Cara Pioppa non avevo mai sentito di questo libro. Ora però mi hai incuriosita e il fine settimana andrò alla sua ricerca.Poi ti farò sapere come l'ho trovato.
Pioppa carissima come promesso eccomi qui a scriverti come è andata. Da leggere tutto d'un fiato nella sua assurdità apparente (più reale di quanto sembra),trovo che questo libro si adatti benissimo a chi è alla ricerca di una lettura disinmpegnata e divertente.Ottimo consiglio il tuo.
Pioppa...grazie per avermi regalato quel libro...come al solito il tuo "fiuto" per libri,cinema e musica è insuperabbile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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