lunedì 3 settembre 2007

interferenze #2

Rispetto……………cos’è?????
Forse non è giusto che ve ne parli io in quanto essere umano ma ahimè la parola agli animali non è stata donata o meglio forse noi non siam capaci di comprendere il loro linguaggio e quindi proverò a trattare l’argomento sperando che almeno un vostro piccolo pensiero vada ad esso e non vi fermiate alla sola lettura, perché le parole è vero son armi ma a volte si trovano di fronte soggetti invulnerabili.
Se ci voltiamo indietro e guardiamo nel nostro passato scopriremo che la parola “rispetto” è un vocabolo usato pochissimo dall’uomo …….è vero troveremo tante belle parole, tanti bei discorsi……ma i fatti??? Eh si …caliamo un velo pietoso e cerchiamo di appropriarci di questo verbo:cambiare,cambiare,cambiare. E di solito quando ci troviamo interpellati in questo modo la nostra reazione si limita al dire: “Ma proprio io devo cambiare???E gli altri??”.
Gli altri son altri te che si fossilizzano nella stupida idea che noi non possiamo cambiare il mondo e che ognuno di noi non può remare contro una collettività sbagliata. Eh bhè facile così…ma noi quando ci prendiamo le nostre responsabilità??? Quando cominceremo a pensare che se magari cambiamo noi cambieranno anche gli altri??
Sapete quale è il problema?? Che noi non pensiamo con la nostra mente, ma pensiamo con la mente altrui perché se sbagliamo in fin dei conti non avremmo sbagliato noi,ma sarebbe la collettività ad aver sbagliato e comunque essendo quello il pensiero comune sarebbe comunque giusto. Lo ripeto: troppo facile, non credete???
Forse solo Ghandi e pochi altri vi avrebbero potuto dare una giusta risposta ,perché la storia ce lo insegna nel bene e nel male, un uomo può smuovere le masse e può portare quell’aria di cambiamento di cui si parlava prima..
Io direi che per cercare di “cambiare” dovremmo cominciare a fare una bella cosa: togliamo dal nostro vocabolario la parola “POSSO” e sostituiamola con la parola “VOGLIO” e vediamo quel che succede; quindi cominciamo a dire voglio farcela, non posso farcela, voglio emergere non posso emergere, voglio essere un aiuto per gli altri non posso essere un aiuto per gli altri; a voi forse non sembrerà ma questa differenza è sostanziale quindi vi consiglio di correre di corsa nella vostra libreria e depennare il verbo volere dal vocabolario (se vi pentite di questa azione, tranquilli vi risarcisco io del danno subito).
Quindi vi consiglio di cominciare a diffondere il vostro pensiero, di cercare di farvi ascoltare dagli altri, perché anche se avete una voce fioca le parole volute son le più forti.
A stare zitti non si sbaglia mai,ma io ho intenzione di sbagliare,perché io sbaglio essendo consapevole che quel che faccio lo VOGLIO e quel che dico è un mio pensiero, non è pensiero comune (scusate se ci ritorno su questa cosa ma a volte penso che chi ha dato l’appellativo di “pastore” a Dio si sia guardato intorno e abbia notato che siam tutti “pecore” e ciò che fa uno di noi lo fan tutti).
A volte credo che se Filippo Pananti (poeta esule della fine 18esimo secolo, inizio 19esimo) fosse vissuto nella nostra società avrebbe notato che il suo celebre aforisma (cioè frase celebre, lo so che lo sapete il significato,ma ricordarvelo mica guasta) non avrebbe più valore di esistere, infatti lui disse: A CHI UN SEGRETO? AI MUTI E AI BUGIARDI, I PRIMI PERCHE’ NON POTREBBERO PARLARNE, I SECONDI PERCHE’ NON SAREBBERO CREDUTI!!!!
E invece no!!!! Noi ai bugiardi gli crediamo,e a volte per seguire il loro pensiero, distruggiamo quello di quelli che magari son onesti e hanno il grosso difetto di esserlo forse troppo, perché viviamo in un mondo che gli onesti se li mangia a colazione e non gli rimangono mai sullo stomaco, perché uno stomaco forse questo mondo non ce l’ha!!!!
Che mondo ci aspetta???? Che mondo porterà in grembo i nostri figli??? Questa è una domanda che forse tutti ci poniamo,poi ci guardiamo intorno…..osserviamo con occhio critico i comportamenti, gli stili di vita, il pensiero di questa società e la nostra risposta non sarà che scontata e tragicamente negativa. Anche qui dobbiamo CAMBIARE, ci vuole una sferzata di ottimismo, una ventata di positività…pensiamo al nostro futuro come ad un bel futuro,cerchiamo di dipingerlo con i colori più belli, e cominciamo a pensare che questi colori accompagneranno anche i nostri figli.
E’ giunta l’ora di concludere questo articolo,anche perché il mio scopo non è di certo annoiarvi, però vi voglio lasciare con la speranza che un pensiero, anche piccolo ve lo siate fatti e che quello che quello che ci attende sia veramente un mondo migliore.
Domenico Cardona

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dai poco quando doni cio' che hai.
Quando doni te stesso, solo allora dai veramente....

Maria

Anonimo ha detto...

Che mondo ci aspetta Domenico? Non è dato sapersi purtroppo. Però spero che sia migliore di questo e me lo auguro, come dici te, soprattutto per i miei bambini.
Rosa