Dalla Luna al beach volley
Domenica 20 luglio 1969 - ore 22.20. Il modulo di comando e il modulo lunare si sono separati. Il momento decisivo è arrivato. Alle 4.57 (ora terrestre), Neil Amstrong mette letteralmente piede sul suolo lunare, mentre Edwin Aldrin, detto “Buzz”, lo segue a ruota e il povero Michael Collins gira in orbita intorno alla Luna aspettando i compagni sul modulo di comando (che sfiga!).
Sono passati 38 anni da quell’evento storico che cambiò il mondo. Da allora tutto si è evoluto. La politica, l’economia, la finanza, il Polo nord, il Polo sud e i ghiacciai alpini, l’ornitologia, la scienza e la tecnologia, la ricerca del Graal, l’Europa, la Cina, l’Inter. Le stesse esplorazioni spaziali ci hanno fatto vedere immagini da Marte.
A Rocca di Neto, ogni anno ad agosto, l’amministrazione comunale di turno, stila il programma de “l’agosto rocchitano”, serate all’insegna della musica, intrattenimenti con spettacoli vari e altro ancora.
L’obiettivo sembra quello di rendere vitale un paesino che certamente ha bisogno di stimoli e allietare le calde serate agli abitanti della comunità e ai loro figli e figli dei figli, molti dei quali, come chi scrive, si trova per il resto dell’anno a lavorare altrove.
All’interno di questa manifestazione, da due anni si organizza il torneo di Beach Volley, che ha avuto un buon seguito, di pubblico alla prima edizione, di squadre alla seconda. Tutto sommato una buona iniziativa, divertente e condivisa.
Ma una voce, che nel caos agonistico, ha attirato l’attenzione di molti, chiedeva “perché le donne non partecipano mai?”. Bella domanda!
Hanno vergogna (che tradotto significa che sono troppo timide)? Hanno paura di fare brutta figura? Oppure nessuno le ha invitate? Nessuno si è preoccupato di organizzare lo stesso torneo nella versione femminile?
Domande per rispondere ad una domanda. Per farla breve, le donne non partecipano perché non organizzano. Non lo fanno perché non sono attive nella partecipazione degli eventi. Non sono assenti, sono auto-escluse.
Il torneo di beach volley è una scusa per toccare un argomento che può essere considerato veramente serio e sicuramente molto più ampio. Ci sarebbe da considerare non soltanto l’aspetto pratico della partecipazione delle donne, ma anche il complesso contesto sociale nel quale questa dovrebbe avvenire.
Certo le donne e le ragazze a Rocca di Neto non sono “La donna del soldato” di Bertolt Breacht, ma sicuramente dovrebbero essere più propositive e partecipative e quindi protagoniste, piuttosto che rimanere solo spettatrici.
Per questo motivo potrebbe risultare utile, se non decisivo, il dialogo, lo scambio di idee e di opinioni, da ricercare magari nelle varie forme di associazionismo e attraverso la comunicazione con tutti gli interlocutori istituzionali, sociali, religiosi e chi più ne ha più ne metta. Ma anche in questo caso è necessaria l’azione attiva da parte delle donne.
Il vento al Polo sud soffia soltanto da un’unica direzione: il nord. Perché ci sia la presenza femminile nelle cose della vita è assolutamente necessario che siano esse stesse ad intraprendere le iniziative o a pretendere le condizioni perché possano avere un ruolo attivo.
Nel prossimo torneo di beach volley si potrebbero vedere le ragazze che giocano a pallavolo con squadre agguerrite e non nel tentativo di varcare abissi di indifferenza, di gelosia e di ignoranza, ma semplicemente, per partecipare.
Se ciò avverrà, allora, come Neil Amstrong, potremo gridare tutti insieme: è un piccolo passo per …la donna, ma è un salto da gigante per….la comunità.
Domenica 20 luglio 1969 - ore 22.20. Il modulo di comando e il modulo lunare si sono separati. Il momento decisivo è arrivato. Alle 4.57 (ora terrestre), Neil Amstrong mette letteralmente piede sul suolo lunare, mentre Edwin Aldrin, detto “Buzz”, lo segue a ruota e il povero Michael Collins gira in orbita intorno alla Luna aspettando i compagni sul modulo di comando (che sfiga!).
Sono passati 38 anni da quell’evento storico che cambiò il mondo. Da allora tutto si è evoluto. La politica, l’economia, la finanza, il Polo nord, il Polo sud e i ghiacciai alpini, l’ornitologia, la scienza e la tecnologia, la ricerca del Graal, l’Europa, la Cina, l’Inter. Le stesse esplorazioni spaziali ci hanno fatto vedere immagini da Marte.
A Rocca di Neto, ogni anno ad agosto, l’amministrazione comunale di turno, stila il programma de “l’agosto rocchitano”, serate all’insegna della musica, intrattenimenti con spettacoli vari e altro ancora.
L’obiettivo sembra quello di rendere vitale un paesino che certamente ha bisogno di stimoli e allietare le calde serate agli abitanti della comunità e ai loro figli e figli dei figli, molti dei quali, come chi scrive, si trova per il resto dell’anno a lavorare altrove.
All’interno di questa manifestazione, da due anni si organizza il torneo di Beach Volley, che ha avuto un buon seguito, di pubblico alla prima edizione, di squadre alla seconda. Tutto sommato una buona iniziativa, divertente e condivisa.
Ma una voce, che nel caos agonistico, ha attirato l’attenzione di molti, chiedeva “perché le donne non partecipano mai?”. Bella domanda!
Hanno vergogna (che tradotto significa che sono troppo timide)? Hanno paura di fare brutta figura? Oppure nessuno le ha invitate? Nessuno si è preoccupato di organizzare lo stesso torneo nella versione femminile?
Domande per rispondere ad una domanda. Per farla breve, le donne non partecipano perché non organizzano. Non lo fanno perché non sono attive nella partecipazione degli eventi. Non sono assenti, sono auto-escluse.
Il torneo di beach volley è una scusa per toccare un argomento che può essere considerato veramente serio e sicuramente molto più ampio. Ci sarebbe da considerare non soltanto l’aspetto pratico della partecipazione delle donne, ma anche il complesso contesto sociale nel quale questa dovrebbe avvenire.
Certo le donne e le ragazze a Rocca di Neto non sono “La donna del soldato” di Bertolt Breacht, ma sicuramente dovrebbero essere più propositive e partecipative e quindi protagoniste, piuttosto che rimanere solo spettatrici.
Per questo motivo potrebbe risultare utile, se non decisivo, il dialogo, lo scambio di idee e di opinioni, da ricercare magari nelle varie forme di associazionismo e attraverso la comunicazione con tutti gli interlocutori istituzionali, sociali, religiosi e chi più ne ha più ne metta. Ma anche in questo caso è necessaria l’azione attiva da parte delle donne.
Il vento al Polo sud soffia soltanto da un’unica direzione: il nord. Perché ci sia la presenza femminile nelle cose della vita è assolutamente necessario che siano esse stesse ad intraprendere le iniziative o a pretendere le condizioni perché possano avere un ruolo attivo.
Nel prossimo torneo di beach volley si potrebbero vedere le ragazze che giocano a pallavolo con squadre agguerrite e non nel tentativo di varcare abissi di indifferenza, di gelosia e di ignoranza, ma semplicemente, per partecipare.
Se ciò avverrà, allora, come Neil Amstrong, potremo gridare tutti insieme: è un piccolo passo per …la donna, ma è un salto da gigante per….la comunità.
Enzo Dattolo
9 commenti:
abbiamo un bel sito a rocca www.roccadineto.net eppure di questi commenti non ne ho visto nella sezione forum dove si parlava anche del beach volley perchè non li avete lasciati? Mi riferisco ai miei paesani che collaborano in questo sito (che trovo interessante per onestà intellettuale) mi sono permesso di entarci perchè qualcuno lo ha pubblicizzato nel sito su citato in bocca al lupo Gianni
Caro Gianni,
da tua compaesana, mi permetto di rispondere all'osservazione da te mossa in merito al fatto di scrivere o meno sul forum del sito di Rocca.
Personalamente non l'ho mai fatto, ma questo non significa che il mio non intervento sia un voler sminuire il sito del nostro paese, ci mancherebbe.
Ma vedi Diaframmicrotone non vuol in alcun modo competere con esso, anche perchè credo sia palese la diversità di prospettiva e di impostazione.
Questo blog da e ha un approccio diverso all'analisi di realtà come la nostra che, non dimentichiamoci, non è difforme da molti altri posti del crotonose. Infatti se fai caso al suo nome, diaframmicrotone (il tutto parte da Rocca perchè io sono di Rocca), racchiude quello che sarebbe il nostro intento, la strada, il percorso che vorremo seguire, vale a dire vogliamo che dibattiti e "nuovi modi di diframmare il quotidiano" come questi rappresentino la premessa fondamentale, l'input e lo sprono per AGIRE, per attuare quel cambiamento di cui tanto si parla e si auspica, ma che nel concreto tarda ad arrivare.
Ora dimmi, non credi che nascenti inizative come queste siano motivo di arricchimento per noi tutti? Proprio per questo invito te e tanti altri a partecipare con critiche, proposte, suggerimenti o quant'altro rendano il tutto il più costruttivo possibile.
Maria Angela
l'input e lo sprono per AGIRE, per attuare quel cambiamento di cui tanto si parla e si auspica, ma che nel concreto tarda ad arrivare. come tu hai scritto credo che io lo abbia fatto ecco perchè chiedevo se avevate fatto interventi nei forum anche perchè abbiamo avuto la disponobità del sindaco ad accettare critiche e proposte e nell'agurarvi un in bocca al lupo era evidente l'utilità della vostra iniziativa buon lavoro gianni
Ciao a tutti.
Su suggerimento di un amico mi sono collegata per vedere questo blog. Ovvia la mia condivisione di pensiero con Enzo. Ma fin troppo facile condividere e poi non AGIRE, termine che usi te, cara Maria Angela. Cosa vi auguro e mi auguro? Che le cose a Rocca cambino. Non ci credo poi tanto, ormai è un qualcosa di radicato dentro. Ma come sul dirsi, nella vita "mai dire mai".
Buon lavoro a tutti voi, F.
Ragazzi complimenti per la splendida ed originale idea che avete avuto,il vostro blog è un ottimo modo per far conoscere le nostre care realtà spesso dimenticate non solo dalla politica e dai politici ma anche da noi stessi.Complimenti ad Enzo,Maria Angela e Caterina per questo bel post che mette in risalto un tema importantissimo come il ruolo della donna nelle nostra società.Concordo sul fatto della troppo marginalità della donna dovuta a vari fattori, in primis storici, quindi culturali e sociali.Certo un ruolo attivo della donna potrebbe avere sicuramente un effetto positivo e portare una ventata di novità che tanto manca dalle nostre parti.In tutte le società dove la donna è rimasta ai margini, il progresso ha tardato o tarda ad arrivare(VEDI PAESI ISLAMICI).
Io sono di Santa Severina anche se da tanti anni vivo fuori e aver visto un'iniziativa del genere mi riempie di gioia e di felicità.Fatemi avere qualche bella notizia sul mio bellissimo(modestamente!!!)paese.
Colgo l'occasione per invitarVi sul mio blog.
Un saluto grande
Da poco ho scoperto questo blog,per puro caso, tra le righe di un vecchio crotonese che mamma stava per buttare. Chissà perchè questa sezione dedicata tra virgolette alle donne non mi sorprende più di tanto. Anzi amaramente, da giovane donna mi rammarica un pensiero. Sapete quale? Che sbagliate, nel senso le donne a Rocca si riuniscono invece. Quando? per la festa delle donne, che amarezza lasciatemelo dire.
leggere l'intero blog, pretty good
La ringrazio per Blog intiresny
molto intiresno, grazie
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